Vitigno internazionale, radicato in Friuli fin dalla prima metà dell’ottocento. Nei terreni marnosi dei Colli Orientali ha trovato un habitat che gli conferisce corposità e aromaticità. Il nome del vino deriva dalla colorazione ramata della buccia, che nel passato—quando le tecniche di vinificazione non erano così raffinate— conferiva al vino una colorazione definita appunto “grigia”.
Le uve intere vengono adagiate nelle presse, dove si procede alla spremitura soffice. La vinificazione avviene in bianco separando immediatamente le bucce dai mosti in vasche d’ acciaio a temperatura controllata. Effettuata una parziale fermentazione malolattica, il vino permane sui lieviti per circa sei mesi in recipienti d’acciaio, poi viene imbottigliato e riposa in vetro per i due mesi successivi.
Colore giallo deciso. Al naso esprime una gamma aromatica ampia ed elegante, in cui al tipico sentore di fieno si uniscono richiami floreali e di noce. Ottima la struttura, al palato è corposo e vigoroso, ma con una intensità di frutto che gli dona equilibrio.
Piatti anche ricchi e importanti come pasticcio alla bolognese, parmigiana di melanzane, pasta alla Norma, salumi come il culatello emiliano e la soppressa veneta, finocchiona toscana.